Il territorio

Il mondo delle pesche di San Sperate

Un luogo magico specializzato nella produzione di pesche ma anche di albicocche, agrumi e pomodori. Un museo a cielo aperto ricco di murales, dove imbattersi anche nelle pietre sonore di Pinuccio Sciola. Ecco San Sperate, nel cuore della provincia di Cagliari

Frutteti a perdita d’occhio, neanche in Padania: San Sperate è stato e rimane uno dei centri agricoli specializzati più grandi dell’intera regione. E’ stato il frutto dell’adeguamento degli anni sessanta che hanno fatto diventare quell’agricoltura, piena di latifondo, un elemento trainante dell’economia italiana. Pesche, ma anche albicocche, agrumi, pomodori, frutto di una buona presenza di acqua. 

Tanta frutta ma anche tanta arte, moderna contemporanea, ma con una vena antica, che si tuffa nelle tradizioni ancestrali. Ed allora per la presenza di tanti murales, che la cittadina si è appellata, e a ragione, come museo a cielo aperto, o Paese – Museo. "Camminarci è un tuffo nell’arte: centinaia di colorati murales adornano le vie raccontando storia, tradizioni rurali e vita della comunità. Il ‘muralismo’ si sviluppò nel rivoluzionario 1968: Pinuccio Sciola concepì il progetto di trasformare il paese in un laboratorio di creazione cui aderirono e contribuiscono tuttora artisti locali, italiani e stranieri. Il paese ha ospitato celebri musicisti e autori di teatro, workshop ed eventi artistici, come ‘il fiume dei writers’ (2009) e ‘Colore Identità’ (2011). Sciola è autore delle ‘pietre sonore’, sculture che evocano col suono suggestioni ancestrali”.

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