Villasor, il comune al centro del Campidano di Cagliari

Passeggiando per i dintorni di San Sperare è possibile imbattersi nella cittadina di Villasor, un territorio risalente all’epocanuragica, come ben testimoniato dalla presenza dei numerosi resti archeologici del complesso "Su Sonadori”. Villasor venne assai sfruttata anche durante la dominazione dell’Impero romano che decise di utilizzare le sue fertili terre per la coltivazione cerealicola: non al caso ancora oggi secondo molti studiosi, il termine "Sorres” deriva proprio dalla parola latina traducibile con il termine italiano di "granaio”.

Nascita del Comune di Villasor

La sua "indipendenza”viene fatta risalire al 1414 quando, oramai completamente abbandonato il territorio di Sorres, l’Arcivescovo di Cagliari Pietro Spinola decise di concedere queste terre in feudo a Giovanni Sinelleris, un catalano assai noto in quanto doganiere del Castello di Cagliari e procuratore reale. L’intento dell’Arcivescovo era proprio quello di ripopolare queste terre ormai abbandonate (a seguito anche delle lotte tra gli Aragona e gli Arborea), costruendo una nuova fortezza sui resti della vecchia chiesa.

Il 30 settembre del 1537 la città di Sorres venne proclamata Contea, elevata nel 1594 al rango di Marchesato dal Re spagnolo Filippo II, lasciando la guida della stessa alla famiglia Alagon (che dal 1537 regnava in questa terra come contea). Gli Alagon mantennero il potere fino al 1839 quando venne definitivamente abolito il feudo.

Villasor si trasformò, quindi, in un centro agricolo molto rilevante per il sud Sardegna (e non solo), divenendo anche strategicamente forte anche come via di comunicazione: nel 1871, infatti, qui venne inaugurato il primo tronco ferroviario della Sardegna, che da Villasor portava a Cagliari (e viceversa).