Arte e tradizioni

Pinuccio Sciola, lo scultore che rese il suo paese un museo

La vita dello scultore Pinuccio Sciola di San Sperate è stata il viaggio di un uomo profondamente legato alla sua terra, sempre alla ricerca di un'evoluzione artistica e di nuove interazioni con i materiali. Fra pietre parlanti e murales nel suo paese, ripercorriamone le tappe

Pinuccio Sciola è stato uno dei più importanti scultori italiani del dopoguerra, un fulgido esempio di vivacità intellettuale. Nato nel 1942 a San Sperate, un piccolo paese in provincia di Cagliari, Sciola ha dovuto faticare per formarsi, riuscendo a frequentare il liceo artistico del capoluogo sardo solo grazie a una borsa di studio. Successivamente, si reca a Firenze e nelle capitali europee: è a Parigi, a Madrid e all’Accademia di Salisburgo dove ha la possibilità di arricchire il proprio bagaglio culturale seguendo i corsi di giganti del pensiero come Marcuse e Kokoschka.

Il 1973 è un anno spartiacque nella produzione artistica di Sciola: si reca infatti a Città del Messico dove apprende dal maestro Alvaro Siqueros la nobile arte del muralismo per poi metterla in pratica a San Sperate, trasformando la sua terra natia in un vero e proprio museo a cielo aperto grazie alle centinaia di opere realizzate. Nel frattempo la sua popolarità è cresciuta: nel 1976 espone alla Biennale di Venezia, nel 1996 al Palace Trianon di Bruxelles, poco dopo a L’Avana.

Nel 1996 la sua incessante ricerca artistica lo porta a concepire il progetto delle pietre sonore: dei sassi simili a menhir con delle scanalature che, quando vengono lucidate o strofinate, producono suoni che ricordano sorprendentemente quelli di altri materiali. Si tratta della sua consacrazione a livello internazionale che, nel 2012, lo porta ad essere nominato Commendatore dell’Ordine al merito della Repubblica Italiana. Di carattere riservato ma schietto, Sciola viene descritto come una persona molto dolce e cortese, legata da una profonda amicizia con l’architetto genovese Renzo Piano. Alla sua morte, avvenuta nel 2016 a 74 anni, viene ricordato con commozione da molti esponenti del mondo intellettuale ed artistico.

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