Arte e tradizioni

Il Muralismo e gli influssi di Pinuccio Sciola a San Sperate

Il Paese-Museo di San Sperate deve la sua "trasformazione" al muralismo, un movimento pittorico nato in Messico dopo il 1910, che venne appreso e trasmesso in questo angolo di Sardegna da Pinuccio Sciola

Nato in Messico a seguito della rivoluzione del 1910, il Muralismo è oggi un movimento pittorico molto diffuso che trae ispirazione dai grandi murales messicani, spesso nati con chiari intenti politici e di denuncia, ottimi per la comunicazione sociale: uno sfogo d’espressione immediato e senza barriere.

Già nell’antica storia dell’umanità le decorazioni pittoriche murali avevano ricoperto un ruolo importante di divulgazione e informazione: basti pensare ai cicli d’affreschi medievali considerati una vera e propria Biblia pauperum, ovvero Bibbia dei poveri, utile per trasmettere il messaggio Cristiano alla popolazione analfabeta.

Questa lunga tradizione comunicativa ha visto nel Messico oppresso una chiara forma di espressione e di denuncia sociale: alle antiche tecniche dell’affresco si preferiscono, ora, vernici per automobili ottime per colorare il cemento con la pistola ad aria; una tecnica più immediata e semplice da realizzare rispetto alla lunga e precisa lavorazione dell’affresco medievale.

Il muralismo approda a San Sperate

La diffusione di questa tecnica nel paese sardo di San Sperate si deve alla figura artistica di Pinuccio Sciola che nel 1968 (anno di grandi fermenti politici e culturali), dopo aver viaggiato in lungo e largo in paesi quali Spagna, Francia e Austria, si sente forte della sua esperienza internazionale che lo porta a riscoprire i valori sociali fondanti del movimento, invogliando la popolazione alla riscrittura consapevole del proprio futuro.

Fu così che i semplici muri di calce di San Sperate iniziarono ad essere decorati con i murales: iniziarono gli "anni della calce” che portarono molti artisti locali (ma anche stranieri) a realizzare murales di stampo antropologico e politico nonché promozionale e turistico negli anni avvenire.

Un laboratorio dove la creatività umana è al centro della creazione contemporanea: questo era ed è ancora oggi considerato anche San Sperate, il paese-museo che molto deve a Pinuccio Sciola e agli artisti che hanno deciso di seguire la sua strada verso il percorso del muralismo.

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